1972/73
Coppa Italia
In questa edizione della Coppa Italia, la cui formula è identica rispetto alle due precedenti edizioni, il Cagliari riesce a fare decisamente meglio
rispetto ad un anno prima.
Difatti, nella prima fase del torneo, quella estiva che ha luogo alla vigilia del campionato, i rossoblù superano
agevolmente il turno vincendo tutte quattro le partite e accedendo così alla fase finale da disputarsi in primavera, alla quale arriva anche una squadra
di Serie B, la Reggiana.
E anche nella fase finale il Cagliari parte con un pari e una vittoria di prestigio sul campo del Milan, detentore del
trofeo e a cui rifilerà l’unica sconfitta in questa Coppa Italia, portandosi in testa alla classifica del proprio girone dopo due giornate. Ma poi accade
che Riva deve saltare le ultime quattro partite per infortunio e il Cagliari queste quattro partite le perde tutte,dando addio ai sogni di gloria.
Alla finale, disputata allo stadio Olimpico in gara unica, giungono proprio due delle tre squadre che si sono contese lo scudetto fino all’ultimo minuto
dell’ultima giornata, la Juventus e il Milan mentre la Lazio è stata sorprendentemente eliminata nella prima fase. Anche nella finale l’equilibrio tra
queste due squadre, splendide protagoniste in questa stagione, vive nell’equilibrio più assoluto e ci vogliono i calci di rigore per determinare la squadra
vincente dopo l’1-1 maturato al 90mo minuto e i due tempi supplementari senza reti.
La spunta il Milan, che si prende così la rivincita nei
confronti della Juventus, vincitrice del campionato, aggiudicandosi il trofeo per la seconda volta consecutiva.
La partecipazione del Cagliari,
nelle cui fila tre calciatori, cioè Gori, Nenè e Niccolai hanno giocato tutte le partite, lascia comunque il segno perché è proprio Riva, con la
stratosferica cifra di otto reti realizzate in appena sei partite disputate, a scrivere il suo nome per la seconda volta nella sua carriera nell’albo
d’oro dei capocannnonieri della Coppa Italia.