La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
2015/16
Campionato Serie B
Questa stagione 2015/16 rappresenta il ritorno del Cagliari in Serie B dopo undici stagioni consecutive nella massima Serie e 418 gare di fila, la massima consecutività di partite in Serie A della storia del Cagliari. Il tutto causato dal clamoroso e inatteso flop della stagione precedente, chiuso con una sorprendente retrocessione.

Rispetto all’ultima presenza in B del Cagliari (correva la stagione 2003/04) è cambiato il formato del campionato, non più nel suo storico di venti squadre e trentotto partite ma, attraverso una stagione di transizione, proprio la 2003/04, dal formato record di ventiquattro squadre e quarantasei giornate, di ventidue squadre e quarantadue giornate. Con annessi nella parte finale eventuali spareggi promozione ed eventuale spareggio retrocessione, a seconda del distacco tra le squadre classificatesi sotto il secondo posto, per quanto riguarda la promozione, e del fatto che tra la diciottesima e diciannovesima classificata ci sia un margine inferiore ai cinque punti per quanto riguarda la retrocessione. Concetto che, tradotto in parole semplici, significa tre promozioni, sicuramente dirette per le prime due classificate, e quattro retrocessioni, sicuramente dirette per le ultime tre. Da rilevare anche il fatto che, a differenza di quanto avviene in Serie A, in B non è presente la figura dell'arbitro di porta.

In quello che sarebbe dovuto essere l’organico della Serie B di questa stagione le tre retrocesse dalla A sono Cagliari, Cesena e Parma ma quest’ultima formazione non si è iscritta causa fallimento ed è stata ammessa alla Serie D previa formazione di una nuova società. Aldilà di questa considerazione, c’è da segnalare delle penalità per degli illeciti relativi alla stagione precedente che colpiscono il Catania (che da sedicesimo classificato nella Serie B 2014/15 viene declassato all’ultimo posto e quindi retrocesso in Lega Pro) e il Teramo, al quale viene cancellata la promozione dalla Lega Pro alla B. Il posto di Catania, Parma e Teramo viene preso da Virtus Entella e Brescia, retrocesse sul campo dalla B alla Lega Pro la stagione precedente e quindi ripescate e dall’Ascoli, la prima delle squadre non promosse dalla Lega Pro alla B. Le altre neopromosse sono Como, Novara e Salernitana e le ventidue squadre della Serie B 2015/16 rappresentano ben quindici delle venti regioni d’Italia con nessuna di queste rappresentata da più di due squadre.

Va detto che le varie vicissitudini di giustizia sportiva condizionano l’inizio del campionato, che è stato dovuto posticipare rispetto a quanto previsto inizialmente e che ha visto due “X” nella compilazione dei calendari, con il torneo ad avere inizio senza sapere il nome di due delle ventidue squadre (le “X”, appunto) che, una volta definite, a campionato iniziato (Ascoli e Virtus Entella) hanno dovuto recuperare gli impegni di calendario non disputati fino a quel momento. Le partite, salvo gli immancabili anticipi e posticipi, si giocano il sabato.

Il Cagliari gode dei favori del pronostico e i rossoblù riusciranno a dare concretezza alle aspettative. Per l’allestimento della nuova squadra si parte dal tecnico, per il quale la scelta cade su un allenatore, per così dire, di categoria. Giovane ma con un minimo di esperienza della Serie B, cioè Rastelli, che la stagione precedente è riuscito a portare l’Avellino fino agli spareggi promozione. Per questa nuova avventura in Serie B, che si spera duri una sola stagione, registriamo la mancanza, dopo sedici stagioni, di Conti, che chiude la sua attività agonistica. Con lui vanno via altre due bandiere, entrambe all’Olbia in Lega Pro, cioè Cossu e Pisano e va via anche Rossettini, altro calciatore di lunga milizia in rossoblù, che passa, insieme a Crisetig e Donsah, al Bologna, in Serie A, dove rimangono anche il portiere Brkic, che va all’esordiente Carpi, l’altro portiere Colombi, al Palermo, Diakitè all’altra esordiente in A, il Frosinone, insieme a Longo, quindi M’Poku al Chievo e Avelar al Torino. Vanno all’estero il ceco Husbauer, che torna in patria, Ekdal che passa all’Amburgo, in Germania e Cop che va al Malaga, in Spagna. Gonzalez va in Serie B, alla Ternana.

Gli arrivi per quanto riguarda i calciatori, così come l’allenatore, sono quasi tutti provenienti dalla Serie B, a testimonianza del fatto che il mercato è stato improntato alla ricerca di gente di categoria, già abituati al clima di questo campionato ed esperti in tal senso. Si tratta dei difensori Barreca, di proprietà del Torino, che la stagione precedente aveva giocato nel Cittadella, Pisacane dall’Avellino, dove aveva Rastelli come allenatore, Salamon dal Pescara, i centrocampisti Di Gennaro dal Vicenza, e Fossati dal Perugia, quindi gli attaccanti Giannetti dallo Spezia, Melchiorri dal Pescara e Cerri dalla Virtus Lanciano. Torna dal prestito al Tuttocuoio, in Lega Pro, Deiola e arriva Munari, già del Parma ma che la stagione precedente aveva giocato in prestito al Watford, in Inghilterra. Dalla Serie A giungono il difensore Krajnc dal Cesena, quindi, in prestito il giovane colombiano Tello, di proprietà della Juventus, dalla quale arriva anche l’esperto portiere Storari, di ritorno in rossoblù dopo la memorabile salvezza, con Ballardini allenatore della stagione 2008/09.

Da rilevare, sulle casacche rossoblù, la modifica dello stemma societario dove, finalmente, i Quattro Mori tornano in grande evidenza, nel segno della tradizione, in un emblema semplice in uno scudo contornato di rossoblù.

Per la prima del Cagliari c’è molta attesa e il debutto vede i rossoblù protagonisti del primo posticipo stagionale. Il tutto dopo un convincente esordio in Coppa Italia, dove viene agevolmente battuta al Sant’Elia la Virtus Entella, sconfitta 5-0. Arriva anche in campionato un rotondo successo, con il punteggio di 4-0, ancora al Sant’Elia contro il Crotone, squadra che la stagione precedente si è salvata a fatica ma che sarà, in questa annata, sorpresa e gran protagonista. Rotto il ghiaccio, il Cagliari farà quasi il pieno nelle prime cinque giornate con quattro vittorie e un pareggio esterno alla seconda giornata.

Il primo tentativo di fuga è del Livorno che dopo quattro gare è a punteggio pieno e che va in testa da solo già dalla seconda giornata. La loro sconfitta casalinga della quinta giornata consente per la prima volta al Cagliari di issarsi da solo in vetta alla classifica, sette giorni prima che i rossoblù vengano sconfitti la prima volta in questa stagione, sul campo di un Pescara dove il Cagliari nelle ultime sei partite aveva raccolto cinque vittorie e che non aveva subito nemmeno una rete. Quella di Pescara è la prima gara senza che il Cagliari vada a segno ma anche la prima di due sconfitte esterne consecutive, visto che all’8a giornata arriva la sconfitta di Novara. Che fa perdere il primo posto in classifica al Cagliari e dove si porta, per la prima volta in questo campionato, il Crotone, che occupa tale posizione per tre giornate consecutive.

Dalla dodicesima giornata e fino alla fine del campionato, queste due squadre si alterneranno in vetta alla graduatoria dando vita ad un duello avvincente, spettacolare ed entusiasmante. Alla 15° giornata, nel rovescio di Brescia (0-4) il Cagliari perde per infortunio il capitano Dessena. I rossoblù sono in vetta alla classifica, con il pieno di vittorie in casa e con alle viste la gara interna contro il Como, ultimo in classifica, quindi una prevedibile ghiotta occasione per allungare, visto che il Crotone è impegnato in uno scontro diretto d’alta classifica contro il Cesena. Invece accade che il Cagliari acciuffi un sofferto pareggio solo all’ultimo minuto e viene scavalcato dal Crotone, che sconfigge il Cesena. Tuttavia i rossoblù riescono a chiudere in testa il girone di andata, e la cosa, in un campionato di Serie B, non accadeva dalla stagione 1952/53.

Nel mercato di riparazione vanno via, sempre in Serie B, i poco utilizzati Benedetti al Bari e, in prestito, Barella al Como e Cragno, che non è stato mai schierato, alla Virtus Lanciano, dove sarà protagonista di una buona stagione. Al loro posto arrivano Cinelli dal Vicenza e Rafael dal Verona.

La giornata successiva, prima del girone di ritorno, nuovo ribaltone in classifica perché la formazione calabrese si prende la rivincita nello scontro diretto e tiene la vetta anche il turno successivo, il 23mo. Però proprio in questo turno il Cagliari avvia il suo miglior periodo vincendo cinque partite consecutive e rifilando al Crotone, al termine di questa serie, il massimo distacco in classifica, cinque punti. A questo punto del campionato è il Cagliari ad avere un inatteso crollo, con quattro partite nelle quali si raccoglie un solo punto. Sparisce anche l’unico zero del campionato in assoluto relativamente alle sconfitte interne perché ne arrivano ben tre consecutive e alla 35ma giornata è il Crotone, passato nuovamente in testa, ad avere il massimo vantaggio sul Cagliari, sempre di cinque punti.

In questo lasso di tempo da ricordare il roboante successo al Sant’Elia, 6-0 sul Brescia, la partita con il massimo scarto di tutto il torneo in assoluto. Comunque, nel finale di campionato, sia Cagliari che Crotone rallentano un po’ con la concorrenza che approfitta per accorciare le distanza ma il margine di vantaggio per le prime due è così rassicurante che possono amministrare.

Il momento decisivo per decidere le sorti della promozione per Cagliari e Crotone giunge alla 39ma giornata. Al Crotone, in testa con quattro punti di vantaggio sul Cagliari e dodici sul Trapani, basta un punto per ottenere la certezza matematica della loro prima, storica promozione in Serie A e la cosa si verifica puntualmente. Meno agevole appare la chiusura del discorso per il Cagliari perché, a parte l’obbligo di vincere, peraltro in un impegno assolutamente alla portata, visto che si tratta di una gara interna contro il Livorno, clamorosamente invischiato nella zona retrocessione, si deve dare uno sguardo ai risultati della concorrenza rappresentata, oltre che dal Trapani, dal Bari e dal Pescara, tutte impegnate in incontri con buone probabilità di essere conclusi in maniera vincente. Il paradosso della giornata è che si verificano tutti i risultati dagli altri campi favorevoli ai rossoblù, ma non arriva la prevedibile vittoria, ma solo un rocambolesco pareggio con il punteggio di 2-2 dopo un parziale di 2-0 in favore di un Cagliari incapace di gestire una situazione favorevolissima. I festeggiamenti, tuttavia, sono rimandati solamente di una settimana, visto che la gara successiva, un impegnativo scontro diretto sul campo del Bari, li vede ottenere un netto e convincente successo per 3-0 che dà loro la certezza matematica della promozione.

Le ultime tre giornate di campionato vedono la capolista oramai appagata e rilassata e il Cagliari ne approfitta vincendo le ultime tre partite (la prima di queste a Bari, appunto) e riuscendo così a scavalcare il Crotone, che comunque è stata la squadra più a lungo in testa alla classifica e a ottenere per la prima volta nella sua storia il primo posto nella classifica finale di in un campionato di Serie B.

Per quanto riguarda il resto della zona promozione, la terza piazza viene ottenuta dal Trapani, altra squadra sorpresa, che otteneva il miglior punteggio nel girone di ritorno e il maggior incremento di punti rispetto al girone di andata. Le altre protagoniste in vetta, oltre alle già citate Pescara, che finirà quarto, e Bari, saranno Cesena, Spezia e Novara con il quinto posto a pari punteggio per Bari e Cesena, il settimo per lo Spezia e l’ottavo per il Novara. Tutte squadre che, a vario titolo, saranno protagoniste nei piani alti della classifica, senza tuttavia mai riuscire ad avvicinare più di tanto le due battistrada, nette dominatrici del torneo e che si giocheranno il terzo posto valido per la promozione negli spareggi di fine campionato. Prima delle escluse da tali spareggi è la sorprendente Virtus Entella, che avrebbe dovuto giocare il campionato di Lega Pro e alla quale non basta un grande girone di ritorno. La formazione che ottiene il successo nella corsa alla promozione è il Pescara che batteva nella doppia finale il Trapani.

In zona retrocessione, il Como, attardato fin dalle prime battute del torneo, non riusciva ad evitare l’ultimo posto, occupato ininterrottamente e in solitaria già dall’8a giornata. Più combattuta la lotta per evitare gli altri posti retrocessione che, alla fine, andavano, loro malgrado al Modena e al Livorno, partito a razzo e clamorosamente calato in classifica giornata dopo giornata. L’ultimo posto se lo giocavano nel doppio spareggio Virtus Lanciano e Salernitana con questi ultimi a festeggiare.

In questo campionato il Cagliari è stata la squadra con il migliore attacco (anche nello specifico, sia in casa che in trasferta), con ben quattro calciatori ad essere andati in doppia cifra per quanto riguarda il numero di segnature, e la squadra con il minor numero di pareggi e il maggior numero di vittorie assolute ed esterne (unica squadra in doppia cifra anche in questo caso, con dieci vittorie). Il Crotone risultava la squadra meno sconfitta (sia in assoluto, che in casa e in trasferta) con il Cesena migliore di tutti per punteggio casalingo e per vittorie interne. La migliore difesa era il Novara, la peggiore l’Avellino. Nessuna squadra ha mantenuto inviolato il proprio terreno di gioco e tutte sono riuscite a vincere almeno una gara in trasferta.

In questo campionato sono scesi in campo per il Cagliari un complessivo di ventisei calciatori e la squadra rossoblù è stata quella ad averne utilizzato meno di tutti. Di questi ventisei, ben diciassette sono andati a segno. Il più presente è stato Storari, presente in quarantuno delle quarantadue gare del campionato. Il miglior realizzatore è stato Farias con quattordici reti