2013/14
Coppa Italia
Questa edizione della Coppa Italia ricalca, nel formato, quella, oramai consolidata, delle ultime edizioni, tesa a svolgersi nel modo più scorrevole
possibile e meno invasiva nel fitto calendario calcistico.
Il tutto a vantaggio delle squadre più titolate, destinate ad entrare
successivamente nella competizione e a disputare meno gare, anche in virtù della formula a totale eliminazione diretta e in gara unica, eccezion fatta per
le semifinali. Cosa che provoca notevole sbilanciamento in quanto il fattore campo è favorevole alle squadre migliori per categoria o per la classifica,
relativamente alla stagione precedente. In questo contesto riescono ad inserirsi, a sorpresa, due squadre di Serie B, cioè Avellino e Spezia, che giungono
fino agli ottavi di finale.
All’ultimo atto della competizione, disputato ancora una volta a Roma, giungevano la Fiorentina, arrivata in finale
dopo tredici anni e il Napoli, dopo due. Erano questi ultimi ad affermarsi con il punteggio di 3-1 riportando a casa la Coppa dopo due stagioni.
La partecipazione del Cagliari si riduceva al solo terzo turno eliminatorio, quello di ingresso in base ai risultati della stagione precedente,
allorquando, opposto al Frosinone, formazione di Lega Pro, veniva clamorosamente estromesso, riportando, nei tempi supplementari, dopo l’1-1 dei novanta
minuti regolamentari, una sconfitta per 2-1 maturata proprio all’ultimo minuto, prima dei calci di rigore, nella gara che è stata disputata a Trieste per
la solita inagibilità dello stadio sant’Elia.