2008/09
Coppa Italia
In questa edizione della Coppa Italia lo sviluppo del torneo è similare a quello delle più recenti edizioni, ma cambia radicalmente il lotto delle
partecipanti, rispetto a quanto successo un anno prima. Infatti c’era stata l’epurazione delle squadre di Serie C, mentre adesso non solo c’è il
ripristino delle squadre sotto il secondo livello del calcio nazionale (che adesso si chiama Lega Pro) ma c’è addirittura una rappresentanza di squadre
provenienti dai dilettanti. Nove squadre selezionate dalla Lega tra le migliori classificate.
Il maggior numero di partecipanti (settantotto
squadre contro le quarantadue di un anno prima) porta all’effettuazione di due turni in più e di un maggior numero di partite (settantotto anziché
cinquantacinque). La struttura del torneo è sempre preimpostata con un tabellone di tipo tennistico con il meccanismo delle teste di serie predeterminate
in base al piazzamento nella Coppa Italia e nei rispettivi campionati della stagione precedente.
I turni sono tutti ad eliminazione diretta in
gara unica, ad eccezione delle semifinali, che sono con la formula dell’andata e ritorno. Così come è in gara unica la finale, la cui sede è stata
designata ad inizio stagione, ed è ancora una volta lo stadio Olimpico di Roma.
La novità dell’introduzione delle squadre dilettanti in questa
Coppa Italia porta alla presenza di un’altra formazione sarda, oltre al Cagliari. Cioè il Castelsardo, finito secondo nel proprio girone di Serie D e
sconfitto negli spareggi promozione. Il Castelsardo esordirà all’inizio del torneo giocando sul campo del Sorrento, formazione di Serie C1, che vince e si
qualifica.
Il torneo del Cagliari non sarà di durata molto superiore. Il debutto, vincente, è al Sant’Elia, nel terzo turno, a cui era ammesso
di diritto, a spese della Triestina,alla vigilia dell’esordio in campionato. Ma l’eliminazione arriverà al turno successivo per mano della Reggina, che si
affermerà nella partita disputata a Reggio Calabria con il netto punteggio di 4-0.
Il torneo verrà vinto dalla Lazio che si affermerà ai calci
di rigore sulla Sampdoria, dopo l’1-1 maturato al novantesimo minuto e che non ha visto variazioni nel corso dei tempi supplementari.