La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
1997/98
Coppa Italia
Edizione 1997-98 della Coppa Italia che ricalcava il formato consolidato degli ultimi anni con meccanismo ad eliminazione diretta e competizione aperta a tutte le squadre di Serie A e Serie B con dieci formazioni di Serie C.

Come spesso accaduto in questi ultimi anni, in ogni stagione veniva introdotta una piccola variante rispetto a quella precedente. In questa annata veniva introdotto in maniera integrale, cioè fin dal primo turno, il meccanismo della doppia gara sui campi delle due contendenti, anziché la gara unica nel primo turno. Inoltre, veniva modificato il criterio per stabilire le uniche due formazioni di Serie A a scendere in campo nel turno preliminare. Non più le peggiori classificate (retrocesse escluse) della stagione precedente, ma le due peggiori classificate del quartetto delle promosse dalla B alla A.

Il Cagliari, in quanto formazione di Serie B, esordiva già dal primo turno e veniva opposto alla Nocerina, formazione di categoria inferiore, iscritta al girone B della Serie C1, che si rivelava un ostacolo molto impegnativo. Tanto per cominciare la formazione campana era reduce, la stagione precedente, da un brillante cammino in questa competizione, dove eliminava due formazioni di Serie A arrestando il proprio cammino al terzo turno, al cospetto della Juventus, dopo avere pareggiato 0-0 la gara in casa e passando in vantaggio in quella di ritorno obbligando i più blasonati avversari ad una faticosa rimonta chiusa con la vittoria 2-1. In secondo luogo erano comunque, in questa stagione, protagonisti al vertice del loro campionato dove veniva negata loro la promozione in Serie B solamente ai tempi supplementari della finale degli spareggi.

I rossoblù pareggiavano la gara di andata con il punteggio di 2-2 in una partita che li vedeva soccombere 2-0 ad una manciata di minuti dalla fine, riuscendo faticosamente a passare il turno pareggiando 1-1, ancora una volta in rimonta, la partita di ritorno al Sant’Elia. La qualificazione assegnava al Cagliari l’occasione della rivincita contro il Piacenza che, solo tre mesi prima, aveva sconfitto i rossoblù sul campo neutro di Napoli nello spareggio che valeva la permanenza in Serie A.

Al Cagliari la rivincita riusciva a metà perché, pur imponendosi al Sant’Elia nella gara di andata non arrivava la qualificazione perché il Piacenza realizzava una rete in più in trasferta. Le due gare sono state ricche di reti ed emozioni e vedevano vincenti in entrambi i casi le formazioni ospitanti, con i punteggi di 3-2 e 2-1.

Da notare che, in questa edizione della Coppa Italia, che ha visto la disputa di 47 doppie sfide (andata e ritorno) solamente una delle 94 partite si è protratta oltre i centottanta minuti regolamentari della doppia sfida, cioè la gara di ritorno tra Bologna e Atalanta degli ottavi di finale, con qualificazione per la squadra bergamasca che arrivava solamente ai calci di rigore.

Il trofeo vedeva arrivare in finale Milan e Lazio con quest’ultima squadra, finalista anche in Coppa U. E. F. A. e vincitrice della Supercoppa Italiana che, rispettando il pronostico, si affermava su un Milan protagonista di una stagione deludente, ottenendo un successo che mancava da quarant’anni e il diritto a partecipare all’ultima edizione della Coppa Delle Coppe, che l’U. E. F. A. ha previsto di sopprimere al termine della stagione 1998-99.