Questa edizione della Coppa Italia ricalca nel suo svolgimento, in massima parte, quello consolidato delle ultime edizioni. Con un’importante variante.
Cioè, limitatamente al secondo e terzo turno, il ricorso alla gara di ritorno a campi invertiti qualora la prima termini in parità.
Le partecipanti sono le consuete quarantotto squadre, cioè le trentotto di A e B e dieci di Serie C con il meccanismo ad eliminazione diretta fino ad
arrivare alla finale, anch’essa in gara doppia.
Alla disputa della quale giungevano la sorpresa Vicenza e il Napoli, autore di un campionato
assolutamente deludente concluso appena sopra la zona retrocessione e che solo nella Coppa ha trovato occasione di riscatto in una stagione partita con
bel altre ambizioni.
Le due finali, la prima delle quali disputata a Napoli, vivevano, nell’arco dei tempi regolamentari, di un perfetto
equilibrio, con in entrambi i casi, le squadre padrone di casa vincitrici col minimo punteggio (1-0).
Decisivi risultavano i tempi
supplementari della gara di ritorno con il Vicenza che piegava la resistenza avversaria vincendo con il punteggio di 3-0 e aggiudicandosi così, per la
prima volta nella sua storia, il trofeo.
Riguardo il Cagliari, la formazione rossoblù esordiva nel secondo turno sul campo del Chievo, a Verona,
prima partita ufficiale della storia tra queste due compagini, e passava il turno vincendo 3-2, alla vigilia dell’esordio in campionato. Sarà, questo,
l’unico successo in gare ufficiali con il nuovo tecnico uruguayano Perez in panchina. L’andamento del campionato, che si chiuderà con un’amara
retrocessione dopo uno spareggio, avrà un inizio negativo che porterà all’esonero dell’allenatore.
Nel turno successivo il Cagliari, con
Mazzone in panchina, veniva opposto all’Inter, con la gara del Sant’Elia che finiva in parità, dopo un primo tempo a reti bianche a cui seguirà un secondo
tempo decisamente più spettacolare che vedrà i rossoblù capaci, negli ultimi sei minuti di partita, parte dei quali con un uomo in meno causa
un’espulsione, nella rimonta da un parziale di 0-2.
Nella gara di ritorno, ancora una volta l’Inter, stavolta già nel primo tempo, si porterà
in vantaggio per 2-0 e ancora una volta il Cagliari si risveglierà nel finale ma in questa occasione il tentativo di rimonta rossoblù si limiterà ad
un’unica rete a dieci minuti dalla fine che non basterà ad evitare l’eliminazione.