1993/94
Coppa Italia
Questa edizione della Coppa Italia ricalca nella sua formula quella collaudata delle ultime edizioni (dal 1989/90 in poi). Le quarantotto partecipanti
(tutte quelle di A e B più dieci di C) davano vita ad un torneo ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno eccetto il primo turno in gara unica.
Primo turno che vedeva anche la sola partecipazione di due squadre di A, le due peggio classificate del campionato precedente, escluso le retrocesse, con
le altre formazioni della massima categoria ad entrare a partire dal secondo turno.
Per quanto riguarda il Cagliari, impegnato, oltre che in
campionato, anche in Coppa U. E. F. A. , la Coppa Italia rappresentava certamente la competizione meno importante. Ed effettivamente i rossoblù non hanno
fatto molta strada, venendo eliminati nel loro primo impegno. Il quale, a differenza delle ultime due annate, non era il turno preliminare, da cui era
esentato data la brillante classifica della stagione precedente, ma i sedicesimi di finale. Dove veniva estromesso dal Cesena, formazione di Serie B, che
pareggiava la gara di andata al Sant’Elia vincendo quella di ritorno in Romagna al cospetto di un Cagliari imbottito di riserve.
La restante
storia della competizione parla della quarta vittoria della Sampdoria. Ultima antagonista della formazione ligure nella doppia finale era il sorprendente
Ancona, altra formazione di Serie B, che giungeva all’ultimo atto della manifestazione senza sconfitte al passivo.
La squadra marchigiana si
dimostrava degna della finale per almeno tre quarti del doppio confronto con la più blasonata avversaria. Infatti dopo la gara di andata in casa terminata
sullo 0-0 riusciva a chiudere anche il primo tempo di quella di ritorno a Genova con identico punteggio prima che la Sampdoria facesse prevalere la sua
maggiore classe travolgendo gli avversari con il punteggio di 6-1.
L’Ancona ha portato una squadra di Serie B in finale quindici anni dopo il
Palermo, finalista sconfitto nella stagione 1978-79.