1992/93
Coppa Italia
E’ stato proprio il Cagliari ad aprire l’edizione 1992/93 di Coppa Italia con la gara di anticipo del primo turno eliminatorio, disputata a San Benedetto
Del Tronto contro la formazione locale e trasmessa in diretta televisiva nazionale e non dalla televisione di stato. Un qualcosa che, letto oggi, può fare
sorridere ma che per l'epoca era una novità assoluta.
Il meccanismo della manifestazione di quest’anno ricalca
quasi totalmente quello collaudato delle ultime stagioni con l’unica eccezione del primo turno eliminatorio, quest’anno in gara unica e non più nell’arco
dei centottanta minuti di gioco, cioè gara di andata e ritorno sui campi delle due contendenti. E disputa dei tempi supplementari ed eventualmente i calci
di rigore in caso di parità.
In questo primo turno le squadre di A sono sempre due, oltre al Cagliari c’è il Genoa, cioè le due peggio
classificate della stagione precedente di massima divisione escluso le retrocesse. Le qualificate andavano ad incontrare le altre squadre di Serie A che
entravano in gioco nel secondo turno eliminatorio, con eliminazione diretta stavolta nell’arco delle due gare e che si disputava alla vigilia del
campionato, per fare uscire le sedici squadre che proseguiranno il torneo.
Sempre quarantotto le partecipanti, cioè tutte quelle di A e B e
dieci di Serie C, tra cui la Sambenedettese, che veniva eliminata dal Cagliari, vincitore della contesa del primo turno con il punteggio di 1-0. Questo
debutto, da parte dei rossoblù, li vedeva finalmente andare a segno in Coppa Italia, avvenimento che non si verificava dalla stagione 1987/88.
I cagliaritani proseguivano il torneo addirittura esagerando in quanto a segnature, eliminando nei sedicesimi di finale l’Udinese in un doppio confronto
spettacolare, con partita di ritorno a Udine terminata 4-4.
Il sorteggio per gli accoppiamenti degli ottavi di finale non era benevolo per il Cagliari,
al quale toccava un impossibile confronto contro l’imbattibile Milan dell’epoca, Campione d’Italia in carica e destinato, al termine della stagione, a
festeggiare un altro scudetto. La formazione milanese arriva alla gara di andata, disputata in casa, reduce dalla vittoria con il punteggio di 7-3 sul
campo della Fiorentina nel precedente incontro di campionato, dove è primo in classifica a punteggio pieno e dopo avere eliminato nel precedente turno di
Coppa Italia la Ternana con l’eloquente punteggio globale, tra andata e ritorno, di 10-2. In tutto questo contesto, come se non bastasse, il Cagliari si
presenta, per giunta, in formazione rimaneggiata, fa quel che può ma esce sconfitto con il punteggio di 3-0 trasformando la gara di ritorno in poco più di
un’amichevole.
Alla quale, tuttavia, i rossoblù, autori di un grande campionato che terminerà al sesto posto con conseguente qualificazione
alla Coppa UEFA, riuscivano a dare un importante significato, considerato gli impressionanti numeri con il quale si presentava l’avversario. Tredici
vittorie su tredici gare ufficiali disputate in stagione, che diventano quindici consecutive ufficiali se si considera anche la precedente, con ultima
gara senza segnature quella del 14 aprile 1992 in Coppa Italia. Viene fuori uno 0-0 che fa uscire il Cagliari a testa alta dalla competizione. La quale
proseguiva con un buon livello spettacolare, riservando gare prestigiose come le stracittadine di Torino e Milano.
A contendersi la Coppa
arrivavano in finale Roma e Torino che eliminavano sorprendentemente Milan e Juventus, classificatesi rispettivamente prima e quarta in campionato e
pertanto nettamente favorite, anche considerato quello che sarà il piazzamento finale in campionato delle due finaliste di Coppa Italia, nono il Torino e
decima la Roma. Nemmeno nella doppia finale, che dava a queste due squadre l’unica possibilità della disputa di una competizione internazionale la
stagione successiva, visto il piazzamento in campionato, cioè la Coppa delle Coppe, mancava lo spettacolo, con dieci reti nei centottanta minuti di gioco
che premiavano il Torino, vincitore in casa con il punteggio di 3-0 nella gara di andata e sconfitto 5-2 in quella di ritorno a Roma.