1988/89
Coppa Italia Serie C
A ulteriore conferma di una stagione vincente a trecentosessanta gradi, il Cagliari, dopo avere vinto il Campionato di Serie C1 e quindi ottenuto la
promozione in Serie B, riesce anche ad aggiudicarsi la Coppa Italia di Serie C.
Rispetto alla partecipazione dell’edizione precedente,
allorquando il Cagliari, in quanto neoretrocesso dalla Serie B e quindi ammesso alla Coppa Italia maggiore partiva esentato dal primo turno, i rossoblù
devono iniziare dalla prima fase, cominciata ad agosto, prima dell’inizio del campionato.
A questo torneo partecipano tutte le squadre di Serie
C1 e Serie C2 per un totale di centootto formazioni e nel corso del torneo vengono disputate ben trecentoquarantasei partite. E questi numeri danno
più soddisfazione e sostanza all’unico vincitore. Il Cagliari, appunto. Ancor di più per il fatto che i rossoblù chiuderanno il torneo senza sconfitte.
La Coppa Italia di Serie C viene organizzata in base a criteri geografici dall’inizio alla fine. Sia per quanto riguarda la composizione dei gironi del
primo turno eliminatorio, sia per il prosieguo del torneo che, dopo i gironi, diventa ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno sui due campi
delle due contendenti. Infatti i sorteggi, immaginando un tabellone di tipo tennistico, vengono pilotati in modo che a contendersi il trofeo siano una
squadra del Centro Nord Italia contro una del Centro Sud. Da sottolineare, dal punto di vista regolamentare, la particolarità costituita dal fatto che,
qualora al termine della partita di ritorno le due squadre abbiano realizzato lo stesso numero di reti, non vale la regola che promuove chi ne ha
realizzato di più in trasferta e si passa ai tempi supplementari e, in caso di persistente parità, ai calci di rigore.
Le squadre sarde della
Serie C sono in tutto sei e, per la prima fase, vengono suddivise in due gironi da tre squadre ciascuno. In uno di questi ci sono il Cagliari (l’unica
della parte meridionale dell’isola), l’Olbia e il Tempio. Nell’altro l’Ilva, il Sorso e la Torres. A passare il turno sono, come da pronostico, le due
squadre di Serie C1, cioè Cagliari e Torres, teste di serie dei gironi, che si affrontano tra loro nei sedicesimi con il Cagliari a qualificarsi.
Quindi i rossoblù eliminano in successione Ischia Isolaverde, Arezzo e Brindisi per trovarsi faccia a faccia nella doppia finale contro la rappresentante
del centro nord Italia che è la Spal. La quale, in un destino diametralmente opposto a quello del Cagliari, promosso in B, ha concluso il proprio
campionato con la retrocessione dalla Serie C1 alla Serie C2.
Si parte dunque con un pronostico tutto favorevole ai rossoblù che già nella gara
di andata spazzano via ogni speranza dei rivali vincendo con il punteggio di 3-0 in trasferta, rendendo il ritorno, vinto in rimonta 2-1, una formalità e
un’altra occasione di festeggiamento per il pubblico cagliaritano.
In questo torneo il Cagliari ha disputato quattordici partite, utilizzando
in buona parte i calciatori che trovavano meno spazio in campionato. Primatisti di presenze in questa Coppa Italia sono stati per il Cagliari Barozzi e
Pani che hanno disputato tutte le quattordici gare, mentre il miglior realizzatore è stato Cappioli con quattro reti.