1981/82
Coppa Italia
Questa edizione della Coppa Italia sarà l’ultima con il consolidato formato delle ultime edizioni, con sempre le trentasei squadre di A e B ai nastri di
partenza e trentacinque di queste formazioni suddivise in sette gironi da cinque squadre ciascuno, gare di sola andata con campo di una delle due
contendenti deciso dal calendario e qualificazione per la prime classificate che, unite alla detentrice del trofeo, esentata dal primo turno, danno vita a
quarti di finale e semifinale ad eliminazione diretta, a determinare le due finaliste che si contendono il trofeo anche in questo caso in gare di andata e
ritorno.
Una volta superata la prima fase, il torneo è proseguito sul filo di un grande equilibrio. Basti pensare che nei quarti il Catanzaro,
sconfitto in casa dal Napoli, è stato capace di rimontare e qualificarsi, così come l’Inter, sconfitta all’andata pesantemente dalla Roma con il punteggio
di 4-1 mentre Reggiana e Sampdoria, le due rappresentanti della B qualificatesi e trovatesi accoppiate nel sorteggio, hanno deciso il loro destino solo ai
calci di rigore.
Equilibrio proseguito in semifinale con la Sampdoria eliminata dal Torino solo per la regola delle reti realizzate in
trasferta e l’Inter che passa solo ai tempi supplementari col Catanzaro.
La doppia finale, dunque, vedeva opposte Torino e Inter ed è
quest’ultima ad affermarsi nella manifestazione.
Anche il Cagliari è stato protagonista di un girone di qualificazione all’insegna di un
grande equilibrio, con ben sette delle dieci partite finite in parità e tutte le cinque formazioni in lizza per la qualificazione nell’ultima giornata.
I rossoblù chiuderanno il girone in testa a pari punteggio con la Sampdoria ma sarà quest’ultima ad andare avanti per la differenza reti, nonostante lo
scontro diretto disputato al Sant’Elia abbia visto il successo del Cagliari.
A rendere un po’ meno amaro questo verdetto, il fatto che la
Sampdoria sarà grande protagonista nel suo campionato al punto da centrare la promozione.