1976/77
Coppa Italia
Rispetto alla consuetudine della formula delle ultime edizioni, in questa Coppa Italia cambia il teatro della finale, con lo stadio “San Siro” di Milano
in luogo dell’”Olimpico” di Roma.
Sempre le trentasei squadre di A e B ai nastri di partenza con torneo suddiviso in due fasi, quella prima
dell’inizio del campionato di Serie A, con sette gironi da cinque squadre e gare di sola andata su uno dei due campi delle contendenti deciso dal
calendario e qualificazione per la prima classificata, e quella alla fine del campionato di Serie A con le sette squadre qualificate, tre delle quali di
Serie B con sorprendente eliminazione del Torino Campione d’Italia, più il Napoli detentore del trofeo a dare vita a due gironi con gare di andata e
ritorno e vincenti dei raggruppamenti a disputare la finale.
Alla cui disputa giungeva per la quinta volta nelle ultime sette edizioni il
Milan, che troverà stavolta come avversaria la concittadina Inter che verrà sconfitta con il punteggio di 2-0.
Per il Cagliari, neoretrocesso
dalla A, la disputa della Coppa Italia diventa importante come banco di prova in vista di un campionato di B da condurre al vertice.
Inseriti
in un girone che vedrà la qualificazione del Lane Rossi Vicenza, che passa a punteggio pieno vincendo anche al Sant’Elia, mettendo in chiaro fin da subito
il fatto che sarà assoluto protagonista nel campionato di B, che effettivamente vincerà, i rossoblù mancano la qualificazione al turno successivo ma, se
non altro, dopo diciotto risultati negativi consecutivi in Coppa Italia, tornano a conseguire, in questa edizione, una vittoria, che mancava dalla stagione
1972/73 e comunque nel complesso fanno una figura decisamente migliore rispetto alle ultime deludenti partecipazioni.
Ed è stata una vittoria
beneaugurante nell’ultimo impegno precampionato, perché ottenuta sul campo di una squadra di categoria superiore, la Sampdoria. Discrete le altre partite
con pareggio in trasferta sul campo di una pari categoria (il Modena) e altro pareggio con in più il rammarico di un rigore fallito contro l’altra squadra
di Serie A del girone (il Perugia).