1967/68
Coppa delle Alpi
La Coppa Delle Alpi fu un torneo internazionale organizzato in cooperazione tra la Federcalcio svizzera e quella italiana. A seconda di come fosse
organizzata, vi partecipavano formazioni svizzere, tedesche, italiane e francesi.
L’ edizione 1967/68, disputata tra la fine della primavera e
l’inizio dell’estate del 1968, a campionato di Serie A finito, e che vide anche la partecipazione del Cagliari, fu disputata tra Svizzera e Germania Ovest e
vide in lizza dodici formazioni di tre nazioni: Italia, Germania Ovest e Svizzera (quattro rappresentative per nazione, per l’Italia anche Fiorentina,
Juventus e Roma).
La formula prevedeva due gironi di sei squadre ciascuna (due per nazione) che si affrontavano in gara unica. Le due vincitrici
del girone si affrontavano nella finale che assegnava il trofeo. Il Cagliari, in una competizione che vedeva ai nastri di partenza squadre di un certo
blasone e prestigio internazionale, ebbe un ottimo comportamento, riuscendo a togliersi qualche soddisfazione. Come, ad esempio lo sconfiggere al debutto
la Juventus, cioè l’altra italiana presente nel proprio girone, e il battere entrambe le squadre della nazione organizzatrice comprese nel proprio
raggruppamento. I rossoblù, di fatto, furono la squadra migliore tra le italiane e si classificarono primi a pari punteggio con quelli che saranno poi i
vincitori della Coppa, cioè i tedeschi dello Schalke 04, terminando il torneo imbattuti. La classifica del girone premiò lo Schalke in virtù della differenza
reti, consentendo loro di affrontare e sconfiggere in finale il Basilea, che vinse l’altro girone.
Da rilevare che nel Cagliari, in anticipo
sui tempi, si ha il ritorno in panchina di Scopigno, designato già nelle ultime battute della stagione, come successore di Puricelli, che comunque porterà a
termine il campionato. Allo stesso modo, si ha il debutto in rossoblù del primo acquisto per la successiva stagione. Mario Brugnera, proveniente dalla
Fiorentina. Non facendo parte della spedizione Riva, impegnato con la Nazionale nella vittoriosa fase finale del Campionato Europeo, le luci della ribalta
dell'attacco rossoblù sono tutte per il suo compagno di reparto Boninsegna che non lo ha certo fatto rimpiangere, viste le ben sette reti realizzate in sole cinque gare disputate