La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
1962/63
Campionato Serie B
Dopo due stagioni di Serie C, condotte in massima parte ai vertici della classifica, con un secondo ed un primo posto, valso la promozione, il Cagliari torna ad un campionato più consono al suo blasone, quello di Serie B, formato da venti squadre.

Per questa stagione da neopromossa, giocoforza destinata ad essere come una di transizione, si pensa bene di mantenere in buona parte l’intelaiatura della stagione della promozione con i giusti rinforzi costituiti da gente di categoria. A partire dall’allenatore, Silvestri. Proprio in quest’ottica è da leggere la conferma di Longo e la cessione di Caocci. Il difensore argentino è in comproprietà con la Juventus ed è, a ragione, ritenuto elemento prezioso anche per la B e da riconfermare a tutti i costi. Alla Juventus va così Caocci, giovane difensore sardo, seguito dai bianconeri da diverso tempo.

I rinforzi sono importanti, come detto gente di categoria. Ad esempio il difensore Martiradonna dalla Reggiana e l’attaccante Rizzo proveniente dall’Alessandria. Ancora non lo può sapere nessuno, ovviamente, ma saranno due uomini che negli anni a venire scriveranno a caratteri cubitali la Storia, con la esse maiuscola, del sodalizio rossoblù. Altri arrivi saranno il centrocampista Mazzucchi dal Livorno nonché Santon e Morelli, provenienti addirittura dalla Serie A, rispettivamente da Venezia e Catania.

Il campionato del Cagliari ha una partenza sorprendente in positivo. I rossoblù, addirittura, saranno primi alla quarta giornata e in avvio di stagione mettono in mostra una difesa quasi impenetrabile. Il rovescio della medaglia è la poca spettacolarità perché, di pari passo, si avrà un attacco dalle polveri bagnate, come testimoniano i ben cinque pareggi per 0-0 nelle prime nove giornate.

Comunque il Cagliari non sarà mai in zona retrocessione, chiude l’andata con un buon bottino di venti punti ed anzi, nel girone di ritorno, nutre anche qualche velleità di promozione ottenendo un filotto di otto risultati utili consecutivi, e si toglie anche la soddisfazione di sconfiggere la Lazio alla 34ma giornata, portandosi al sesto posto.

Ma sarà l’ultima vittoria per i rossoblù che conosceranno anche, alla penultima giornata, una umiliante sconfitta interna 5-1 contro il Simmenthal Monza chiudendo, comunque, a quota trentotto punti, alla media di uno a gara in quello che comunque può essere archiviato come un campionato positivo.

I calciatori del Cagliari scesi in campo saranno ventuno, dei quali ben dodici andranno a segno. Primatista di presenze è Martiradonna con trentasette partite, miglior realizzatore Danilo Torriglia con undici reti.

I verdetti finali del campionato saranno abbastanza in linea con i pronostici della vigilia. Messina, Lazio e Bari, terminati nei quartieri alti della classifica nella stagione precedente, tenendo conto del fatto che il Bari aveva dovuto subire una penalizzazione, saranno le tre promosse.

Il torneo viene dominato dal Messina, alla sua prima, storica, promozione in Serie A. I siciliani, presa la testa della classifica alla nona giornata, la manterranno autoritariamente fino alla fine di un torneo che, già alla fine del girone di andata, li vedeva nettamente staccati dalla concorrenza, ottenendo la matematica certezza del salto di categoria a due giornate dal termine con un pareggio a Bari. Stessa giornata nella quale si decidevano le retrocessioni. Un po’ diverso il discorso per lo stesso Bari e la Lazio, leggermente attardate al giro di boa, che saranno costrette alla rimonta, al punto che saranno le migliori del girone di ritorno, ottenendo più punti anche dello stesso Messina.

La formazione romana ha sofferto un po’ il proprio rendimento interno (lo stesso, tanto per intenderci, anche di una formazione come la Sambenedettese che finirà per retrocedere) ma si dimostrerà nettamente la migliore in trasferta dove sarà l’unica a superare la media di un punto a gara. Bari e Lazio termineranno a pari punteggio e otterranno matematica certezza della promozione all’ultima giornata. Evitata la retrocessione a fatica un anno prima, non riusciranno a bissare la prodezza Como, Sambenedettese e Lucchese, le tre squadre che retrocederanno in Serie C.

Giova ricordare il fatto che il Como ha subìto ad aprile una sanzione relativa a una situazione di irregolarità maturata ad inizio campionato, allorquando schierava un calciatore proveniente dalla Lega Dilettanti che, però, non aveva finito di scontare una squalifica. Questo comportava quattro sconfitte a tavolino che, rispetto a quanto maturato sul campo, sottraevano ai lombardi tre punti che si riveleranno fatali in quanto senza questa sanzione sarebbero riusciti a confermare il loro posto in Serie B. Delle altre squadre segnaliamo come maggiormente deludente l’Udinese, proveniente dalla A, che si salverà a fatica.

Tra i primati stagionali segnaliamo il migliore attacco, che sarà quello del Foggia. Due saranno le squadre imbattute in casa. A tal proposito da segnalare il curioso comportamento di una di queste, la Sambenedettese, che, pur ottenendo questo primato, condiviso solo con la capolista Messina, finirà penultima e retrocessa, pagando gli appena tre punti in trasferta dove, così come la Triestina, chiuderanno senza vittorie.