La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
1959/60
Campionato Serie B
Dopo il brillante quarto posto della stagione precedente, questa annata per il Cagliari si chiude con una clamorosa e inattesa retrocessione. Risultato sportivo mortificante per una società riuscita a stabilizzarsi in B (era l’ottavo campionato consecutivo) e ad essere in questo periodo costantemente protagonista, perlopiù nelle zone alte della classifica, come testimoniano i due quarti posti e il quinto posto ottenuti in questo lasso di tempo. Ma anche di accarezzare il sogno della prima storica promozione in Serie A a cui si è andati davvero vicinissimi nel 1954 allorquando, chiuso alle spalle del Catania il torneo e a pari merito con la Pro Patria, si è perso lo spareggio valido per la promozione sul campo neutro di Roma contro la formazione bustocca.

Nella rosa di questo 1959/60 viene confermato alla guida tecnica l’allenatore Stefano Perati, mentre nell’organico la variazione più importante riguarda lo scambio con il Messina tra Salerno e Regalia. Ai siciliani va il bomber Regalia, quindici reti coi rossoblù la stagione precedente e attaccante in grado di assicurare un buon bottino di segnature (trentasei nelle precedenti quattro stagioni coi cagliaritani). Al Cagliari arriva Salerno, portiere che prende il posto di Persico, che va all’Ascoli in Serie C.

All’atto pratico al Cagliari questo scambio non darà grandi benefìci, perché nella rosa di questa stagione nessuno sarà in grado di andare in doppia cifra in quanto a numero di segnature, e il sostituto di Regalia in attacco, Piaceri, proveniente dal Torino, fornirà un modesto contributo numerico alle segnature.

In quanto al cambio di portiere, non si avranno apparenti vantaggi perché i rossoblù risulteranno la squadra con più reti subite, certo non solo per colpa dell’estremo difensore, che per le prime nove partite sarà Bertola, calciatore sardo proveniente dal vivaio. Altre novità: in uscita il ritorno di Sanna, dopo sei stagioni nel Cagliari, alla Torres e le partenze di Letari e Farina, in entrata il difensore Stefanelli e il centrocampista Turchi, quest’ultimo proveniente addirittura dalla Juventus.

La novità più eclatante nell’organico di questo campionato, che avrà maggiorate sia il numero delle promozioni che quello delle retrocessioni, che da due diventano tre, è costituita dalla presenza tra le venti squadre, a seguito della clamorosa retrocessione maturata al termine della stagione precedente, del Torino, per la prima volta assente dalla Serie A. Ai granata andranno d’obbligo i favori del pronostico e sarà proprio il Torino ad inizio campionato a fare capire al Cagliari che l’annata sarà di quelle difficili.

Dopo l’esordio vittorioso all’Amsicora contro il Verona infatti, i rossoblù verranno sconfitti con il sonante punteggio di 5-0 nella loro prima trasferta, sul terreno del Torino appunto. Il Cagliari inizierà così un campionato di sofferenza che lo vedrà costantemente impelagato nei bassifondi della classifica, con il picco negativo, nel girone di andata, dell’ultimo posto solitario toccato nell’ultima partita dell’anno solare 1959, con la sconfitta maturata sul campo del Como il 26 di dicembre. Dopodichè, nelle ultime quattro giornate di calendario del girone di andata, arrivano quattro risultati utili di fila (due consecutive vittorie, entrambe in casa e due consecutivi pareggi, entrambi in trasferta) che danno un po’ di ossigeno alla classifica e un minimo di incoraggiamento per la rincorsa alla salvezza nel girone di ritorno. In realtà in questo lasso di tempo, l’inverno, che si dimostra particolarmente rigido, porta alla sospensione e quindi al rinvio, di numerose partite, due delle quali riguardano il Cagliari, le cui trasferte di Reggio Emilia e Venezia si riveleranno una perdita di tempo e di costi dato che la nebbia porterà in entrambi i casi alla ripetizione delle partite che, giocoforza, verranno disputate infrasettimanalmente con inevitabili disagi. Fattore che, tra le altre cose, darà una difficile lettura della fisionomia della classifica fino al completamento dei recuperi.

Nel girone di ritorno, comunque, le cose non vanno tanto meglio, fino al punto in cui, nonostante un ottimo pareggio sul terreno del Lecco, secondo in classifica, si decide per il cambio della guida tecnica con Rigotti al posto di Perati.

La partenza col nuovo tecnico è molto brillante, con una bella vittoria casalinga 5-2 sul Catanzaro propiziata da uno scatenato Busetto, quello che risulterà il bomber principe stagionale del Cagliari, autore in novanta minuti di ben quattro reti, quasi la metà di quelle che saranno le sue segnature in tutto il campionato, cioè nove. Ma a questo episodico exploit seguirà una serie di quattro partite con un solo punticino conquistato, che condanneranno virtualmente il Cagliari. Tra queste sarà memorabile (in negativo) l'incontro interno contro il Como, in cui stavolta a scatenarsi sarà il cannoniere della formazione lombarda Dell'Omodarme che rifila al malcapitato portiere rossoblù Salerno tutte le reti della formazione lariana nel mortificante 1-5 finale, che assegna all'attaccante un primato storico e assoluto per la B.

I cinque risultati utili consecutivi conseguiti nelle ultime cinque partite di campionato non salveranno i rossoblù che, per la verità, restano matematicamente in corsa fino alla fine con la vittoria nello scontro diretto a Monza della terzultima di campionato e con ancora due scontri diretti in casa previsti dal calendario per le ultime due giornate. Con quattro punti la salvezza sarebbe possibile ma arrivano solo due pareggi ed è retrocessione in Serie C all'ultimo posto solitario.

In zona promozione si assisterà fino alla prima parte del girone di ritorno, ad un po’ di affollamento in classifica con nessuna squadra in grado di scappare e uccidere il campionato, ma alla fine verranno fuori i quattro nomi che si contenderanno i tre posti promozione e cioè le due neoretrocesse Triestina e Torino insieme a Lecco e Catania. Con Marzotto e Reggiana che cedono alla distanza.

Alla 36ma Torino e Lecco possono festeggiare, con questi ultimi che vincono e approfittano del pareggio nello scontro diretto tra i piemontesi e il Catania per balzare al primo posto solitario. L’altro posto promozione si decide negli ultimi novanta minuti di campionato che sembrerebbero essere una formalità per il Catania, il quale non solo è avvantaggiato di due punti nei confronti dell’antagonista, la Triestina, ma ha anche un incontro sul campo di una squadra che nulla ha da chiedere alla classifica, il Brescia, a fronte dell’impegno della Triestina, di scena sul campo di un Parma alla disperata ricerca di punti per evitare la retrocessione. Le cose andranno come previsto per i siciliani che, comunque, rischieranno tantissimo perché verranno clamorosamente sconfitti a Brescia mentre i friulani non andranno oltre la divisione della posta perdendo così, per un solo punto, la possibilità di giocarsi la promozione in uno spaerggio contro il Catania. Ultima giornata che vedrà anche il Torino, vincente sul Modena, scavalcare in testa alla classifica il Lecco, sconfitto a Catanzaro.

In coda alla graduatoria, segnaliamo il comportamento contrapposto di Modena e Novara. Gli emiliani sono stati anche in corsa per la promozione per una certa parte del torneo (quarti alla 20ma quando sconfiggono addirittura il Lecco portandosi un punto sotto gli avversari). Ma sarà l'ultima vittoria del campionato e, a partire dalla giornata successiva quando vengono battuti proprio dal Novara (anche se la gara viene in realtà posticipata), iniziano a scendere in classifica terminando penultimi e facendo così compagnia al Cagliari nel novero delle retrocesse. Il Novara, viceversa, ultimo in classifica alla 29ma, terminerà il campionato con ben sette squadre alle spalle.

L’ultima di campionato vede otto formazioni a cercare di evitare gli ultimi tre posti disponibili, con tre scontri diretti in programma (Cagliari-Venezia, Novara-Sambenedettese e Taranto-Simmenthal Monza). Alla fine la spuntano Novara, Parma e Sambenedettese (nonostante la rischiosa sconfitta) e cadono, appunto, Modena e Cagliari. Per decidere l’ultima retrocessa è necessario un torneo di spareggio tra Simmenthal Monza, Taranto e Venezia, giunte a pari merito, disputato in tre campi neutri (Bologna, Firenze e Roma) in gara unica che decreterà la retrocessione della formazione pugliese in questo campionato dalla classifica cortissima. A tal proposito, un discorso analogo a quello fatto per il Modena vale per il Venezia che, trovatosi quarto in classifica alla 22ma, il giorno della sua ultima vittoria in campionato, ha evitato solo nella coda degli spareggi il rischio di una clamorosa retrocessione.

Tra i primati di questo torneo molti li otterrà (in negativo) il Cagliari, come il minor numero di vittorie, la peggiore difesa, la peggiore difesa interna e il minor numero di punti e di vittorie interne. Da notare il numero incredibilmente esiguo di reti in trasferta per il Taranto (appena tre).

In questo campionato, nel Cagliari, sono scesi in campo un complessivo di diciotto calciatori. Primatista di presenze sarà Stefanelli che disputerà tutte trentotto le partite.