La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
1950/51
Campionato Serie C
Continua la crescita del Cagliari, stagione dopo stagione. Terzo consecutivo campionato di Serie C nel dopoguerra e ancora avanzamento di classifica. Dopo il sesto posto della stagione precedente con quarantacinque punti in quaranta gare e media di 1,125 punti a partita si migliora il piazzamento (quinto posto) e la media punti (1,316) in un campionato non più di ventuno squadre ma di venti, con trentotto partite nelle quali si totalizzano quarantatre punti.

Campionato di Serie C con settantanove squadre ai nastri di partenza suddivise in tre gironi da venti squadre ciascuno e uno da diciannove. Quattro le promozioni, venti le retrocessioni. Per il Cagliari confermato il girone C, quello dell’Italia centrale, sempre costituito, in massima parte, da compagini toscane, che sono più della metà delle partecipanti (undici su venti). A completare i quadri quattro marchigiane, due laziali e un’umbra. Oltre alla presenza dell’immancabile rivale Carbosarda con la quale si disputeranno i due consueti derby di campionato, sempre avvincenti e sentitissimi dagli sportivi.

La classifica finale del campionato ricalca in buona parte quella della stagione precedente. Piombino, Siena e Sambenedettese, che avevano terminato rispettivamente seconda terza e quarta in classifica, saranno ancora protagoniste al vertice. E il Piombino, a cui era sfuggita all’ultimo la promozione un anno prima, risponde in pieno ai pronostici che lo vedevano come favorito alla vigilia, centrando agevolmente il primo posto che vale la promozione in Serie B. Non cambia, rispetto alla stagione precedente, né l’immediata inseguitrice (ancora una volta il Siena), né il divario nella classifica finale (ancora sette punti). La Sambenedettese finirà immediatamente sotto il podio perché terza si classificherà la massima sorpresa del campionato, la neopromossa Colleferro. Sostanzialmente confermata la positività dei campionati di Maceratese, Arezzo e Carbosarda, che non scenderanno mai sotto le posizioni mediane di classifica rischiando mai un coinvolgimento nella lotta per non retrocedere. Deludente il campionato del Prato, proveniente dalla B ma mai in grado di lottare al vertice. Campionato un po’ meno tranquillo, ma comunque condotto in salvo, per la Jesina.

La lotta per non retrocedere terrà col fiato sospeso fino all’ultima giornata, con Grosseto e Signe già condannate e ben sette squadre a contendersi quattro posti salvezza, cioè Empoli (squadra partita con sei sconfitte iniziali consecutive) e Solvay a quota trentacinque, Latina a quota trentaquattro e Carrarese, Fermana, Perugia e Pistoiese, tutte a trentatrè punti in classifica con Pistoiese e Perugia di fronte in uno scontro diretto.

Alla fine la spunteranno Solvay, Latina e le neopromosse Empoli e Fermana. Per quest’ultima la salvezza arriverà dopo la coda dello spareggio contro la Pistoiese, terminata a pari punteggio nella classifica finale. Quindi retrocessione in Promozione anche per le altre deludenti Carrarese e Grosseto oltre al Perugia, già retrocesso un anno prima e poi ripescato, e il Signe a coronamento di un torneo disastroso con ben centosei reti subite.

Il Cagliari si manterrà per tutto il campionato nella posizioni di vertice della classifica, dimostrandosi una delle compagini migliori del girone, anche se non ancora sufficientemente attrezzata per il salto di categoria. Il picco in positivo si toccherà sul finire del girone di andata allorquando la vittoria di Grosseto porterà i rossoblù a tre punti da una vetta occupata da un Piombino dominatore del torneo ma in quella circostanza sconfitto sul campo del Colleferro e con alle viste per la domenica successiva a Cagliari un impegno abbordabile nell’ultima di andata, dovendo ospitare il Pontedera.

Accade invece che i rossoblù non vadano oltre un insipido pari interno e il Piombino, che rifila otto reti al malcapitato Signe, riprende sicuro e spedito la sua inarrestabile marcia verso la promozione. Comunque rossoblù ottimamente terzi al giro di boa.

Di questo campionato, dal punto di vista statistico, va sottolineato il fatto che il Cagliari è riuscito a mantenere inviolato il proprio campo di gioco, esattamente come il Colleferro e la Sambenedettese. Per i rossoblù cagliaritani primato stagionale anche in fatto di pareggi (tredici) e di pareggi interni (otto). Tra le curiosità statistiche anche il numero di pareggi in campionato dell’Empoli (solamente uno, ottenuto in trasferta) che daranno alla compagine toscana il primato minimo in tal senso.

Della Carbosarda rimarchiamo il fatto che è stata capace di ottenere ben tre primati stagionali, legati alle sue prestazioni interne, che hanno fatto del loro campo un terreno inespugnabile per le formazioni continentali. Si tratta del maggior numero di vittorie (diciassette su diciannove), di punti (trentacinque su trentotto) e del minimo delle reti subite (appena nove). I biancoblù minerari non sono stati capaci di mantenere inviolato il proprio terreno di gioco solo perché, come quasi sempre accaduto nella loro comune esperienza in Serie C, c’era come di consueto il Cagliari a fare da guastafeste. Squadra del capoluogo ancora una volta a dimostrarsi bestia nera per la Carbosarda, con due successi su due. In ogni caso campionato che ha visto nel complesso, per le due squadre isolane, l'imbattibilità interna in trentasei gare contro le continentali.

Il Cagliari, alla cui guida tecnica viene chiamato Carpitelli, reduce da una negativa stagione in Serie C con la Vigor Fucecchio, avversaria del Cagliari la stagione precedente e retrocessa, in questa stagione ha utilizzato un complessivo di venti calciatori e anche in questa annata notiamo un cospicuo rinnovamento dei ranghi. Importanti le partenze del giovane attaccante De Prati, dodici reti la stagione precedente, che rientra all’Inter dopo una stagione in prestito in rossoblù. Ma anche quella di un altro giovane, il ventenne Segato che lascia la Sardegna dopo due stagioni e che in seguito si renderà protagonista ad altissimo livello e che, appena avviata la carriera di allenatore, verrà portato via da una brutta malattia ad appena quarantatrè anni. Termina la sua esperienza in rossoblù anche Servetto che chiuderà la sua carriera la stagione successiva nelle file della Carbosarda. Saranno altri undici i calciatori partenti, rimpiazzati da dieci nuovi arrivi tra i quali ci saranno anche dei grandi protagonisti negli anni a venire in rossoblù. Parliamo del portiere Bolognesi, dei difensori Miolli e Stocco, degli attaccanti Avedano e Golin e dei centrocampisti Morgia e Angelo Torriglia. Quest’ultimo sarà il primatista stagionale sia per quanto riguarda il numero di presenze (trentasei) che per quanto riguarda il numero di segnature (quindici). Tra i più presenti anche Stocco e Mario Villa con trentatrè incontri all’attivo, quindi Barbieri e Miolli trentadue, Dini trentuno e Peloso trenta. Secondo miglior realizzatore risulterà Barbieri con dieci reti.