Campionato Serie C
Dopo gli anni della guerra, confinato forzatamente ai campionati regionali, con successivamente un ritorno decretato d’ufficio alla Serie B, che si è
dimostrata di livello troppo alto a cui è seguita una scontata retrocessione e annesso campionato di assestamento, il Cagliari dimostra finalmente di
avere trovato la sua dimensione in questo terzo livello calcistico nazionale e riesce a dare un minimo di continuità e di prestigio ai suoi risultati
sportivi. Per questa annata 1949/50 arriva un buon sesto posto nella classifica finale.
La Federazione riesce finalmente a dare ai tornei
calcistici un minimo di continuità nei formati e non si assiste alla rivoluzione degli anni precedenti. Per cui nella sua struttura il campionato è
pressoché identico a quello di un anno prima con ottantadue formazioni iscritte ai nastri di partenza suddivise con i soliti criteri geografici in quattro
gironi ovviamente di formato non omogeneo non essendo ottantadue un numero divisibile per quattro. Quindi un girone da ventidue squadre, due da ventuno e
uno da diciotto con complessivo di quattro promozioni (la vincitrice di ogni girone) e diciotto retrocessioni. Il Cagliari viene inserito ancora nel
girone C, quello dell’Italia centrale formato in massima parte, anche quest’anno, da formazioni toscane. A completare i quadri quattro marchigiane, due
laziali, due umbre e un’abruzzese per un totale di ventuno formazioni con quaranta partite e due turni di riposo a rotazione per squadra, uno nel girone
di andata e uno in quello di ritorno.
Con il Cagliari è presente, come la stagione precedente, anche un’altra formazione sarda, la Carbosarda
di Carbonia, autrice a sua volta di un positivo campionato concluso esattamente a metà classifica con quaranta punti in altrettante gare, alla perfetta
media di un punto a partita e cinque punti sotto i rossoblù.
I minerari sono stati anche nelle posizioni di vertice nel girone di andata ma
hanno concluso in calando il campionato. I due derby sono stati ancora una volta favorevoli al Cagliari vincitore di entrambe le contese, 2 a 1 a Carbonia
all’andata, 2 a 0 in casa al ritorno.
La lotta al vertice della classifica ha avuto come principali protagoniste Anconitana e Piombino ed è
stata decisamente equilibrata nel girone di andata, con le presenza di formazioni come Sambenedettese e Pescara nel ruolo di guastafeste. Ma anche le due
formazioni sarde. Già detto della Carbosarda, giova ricordare anche la brillante condotta del Cagliari che ha avuto il suo massimo picco alla 17ma
giornata con un terzo posto a pari merito proprio con la Carbosarda.
Nel girone di ritorno, viceversa, le prime due hanno nettamente staccato
le rivali e alla fine è stata l’Anconitana a spuntarla di due lunghezze. Mentre le altre non sono riuscite a mantenere la stessa continuità tant’è vero
che il Pescara, terzo alla fine del girone di andata, è addirittura retrocesso, dopo un girone di ritorno disastroso, collezionando il suo secondo
declassamento consecutivo visto che proveniva dalla Serie B.
Snocciolando qualche numero sulle statistiche del Cagliari, rileviamo un ottimo
rendimento interno che è stato inferiore, per numero di punti, solamente a quello delle prime due in classifica. Da ricordare le goleade contro Ternana
(7 a 2), Arezzo (5 a 0) e Pescara (5 a 2) e la soddisfazione di avere sconfitto le prime due del girone.
In questa stagione saranno ben
venticinque i calciatori scesi in campo, con molte novità rispetto ad un anno prima. Sono infatti dieci gli atleti che non vengono confermati, al posto
dei quali la rosa della prima squadra viene arricchita con quattordici nuovi elementi. Quello maggiormente presente è stato Terzolo con trentasei partite
disputate, mentre per quanto riguarda i marcatori la voce grossa l’ha fatta il duo di attaccanti arrivati in questa stagione. Trattasi della coppia De
Prati-Barbieri con quest’ultimo migliore realizzatore con tredici reti. Una in più del collega di reparto, arrivato in prestito dall’Inter. A guidare i
rossoblù dalla panchina sarà il confermato Latella che, dalla settima giornata, sarà affiancato da Kovacs.
Tra le curiosità che dobbiamo
segnalare in questa stagione ce n’è una che riguarda la Carbosarda, per un caso che ha fatto parecchio parlare le cronache sportive dell’epoca. Il giorno
di capodanno del 1950 si gioca la 18ma giornata e la Carbosarda pareggia in casa 2 a 2 contro il Latina, tra l’altro l’unica formazione capace di
sconfiggere in casa il Cagliari. Sulla strada di ritorno per Cagliari l’arbitro, accompagnato dall’allenatore della Carbosarda, subisce un vero e proprio
agguato da parte di un gruppetto di sostenitori locali che lo aggrediscono. Anche lo stesso allenatore della Carbosarda viene malmenato. A seguito della
stesura del referto di gara da parte dell’arbitro, la Federazione ritiene la Carbosarda responsabile di non avere protetto sufficientemente l’Ufficiale di
Gara e con una sentenza esemplare e clamorosa decide di escludere con effetto immediato la formazione mineraria che in effetti, non disputerà la partita
prevista la domenica successiva contro il Pescara.
Naturalmente viene presentato ricorso e si riesce facilmente a dimostrare che l’arbitro è
stato tutelato per quanto possibile, tant’è vero che perfino l’allenatore è stato vittima dell’aggressione da parte di facinorosi che niente avevano a che
vedere con la società. Prevale il buonsenso, la Carbosarda viene riammessa e la punizione si riduce alla squalifica del campo fino al termine della
stagione con la squadra costretta, nelle gare interne, a vagare un po’ per tutta la Sardegna con partite a Cagliari, Iglesias, Nuoro, San Gavino Monreale
e Sassari. E la gara contro il Pescara recuperata durante una pausa del campionato.