La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
1927/28
Campionato Terza Divisione Nazionale, girone Sardegna
Il Campionato che il Cagliari andrà a disputare nella stagione 1927/28 e che andiamo a raccontare è di grande importanza storica perché è il vero e proprio trampolino di lancio verso l’esordio nei campionati contro squadre del continente.

Alla vigilia di questo torneo c’è stato il primo approccio ufficiale aldilà dei confini dell’isola allorquando il Cagliari attraversa il mare per andare ad affrontare in Coppa Italia la Bagnolese uscendone pesantemente sconfitto. Sarà anche, questa stagione, quella dell’abbandono definitivo dei colori nerazzurri disposte a strisce verticali come prima divisa per fare definitivamente posto al rossoblù, presente già come primo colore agli albori della storia.

Il campionato che si appresta a giocare il Cagliari si chiama Terza Divisione Nazionale e, pur avendo tale denominazione, è, nel caso della Sardegna, aperto a base esclusivamente regionale.

Analizzando quella che all’epoca erano questi campionati, obiettivo della vittoria finale nel girone è l’arrivo al livello superiore che, come è facilmente intuibile, è il Campionato di Seconda Divisione Nazionale che è a carattere, per così dire, interregionale. Tuttavia c’è da dire che in quegli anni è in corso una ristrutturazione dei campionati, a partire dal vertice dove il principale campionato si chiamava Campionato di Divisione Nazionale Serie A, suddiviso in due gironi, sotto il quale c’era il Campionato di Prima Divisione Nazionale. Sotto questo, quello di Seconda Divisione Nazionale e quindi la Terza Divisione Nazionale. Il tutto suddiviso in più gironi.

Obiettivo di queste innovazioni è, in primo luogo, il rendere la Divisione Nazionale Serie A su girone unico. La cosa creava, se così si può dire, un certo esubero di squadre per le quali verrà creato un campionato intermedio tra la Divisione Nazionale Serie A e la Prima Divisione Nazionale, che prenderà il nome di Divisione Nazionale Serie B, anche questo a girone unico, la cui prima edizione sarà quella del 1929/30.

In tutto questo contesto c’è anche da tenere in considerazione il notevole squilibrio numerico tra le squadre del centronorditalia e quelle meridionali e dei notevoli costi e difficoltà dei trasporti. La cosa suggeriva una suddivisione netta, dal punto di vista calcistico, tra il nord e il sud dell’Italia, senza che le due entità geografiche si mischiassero, per contenere i costi e limitare le difficoltà negli spostamenti, con la creazione di due comitati indipendenti. E, per il suddetto discorso numerico, all’atto pratico le formazioni meridionali vengono sgravate, per la stagione 1928/29, cioè la successiva a questa che raccontiamo, dal Campionato di Seconda Divisione Nazionale.

Riallacciando tutto questo discorso al destino del Cagliari, viene fuori che la vincitrice del girone sardo di Terza Divisione Nazionale passerà direttamente in Prima Divisione Nazionale. Un campionato che, nella storia calcistica, è noto anche, semplicemente, come Campionato Meridionale

Analizzando nello specifico questo girone sardo di Terza Divisione Nazionale edizione 1927/28, esso è un torneo di durata molto breve che si disputa a cavallo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera del 1928 e vede in lizza, oltre al Cagliari, l’Avanguardia Fascista di Cagliari, la Monteponi di Iglesias e la Torres di Sassari. La vittoria arriderà al Cagliari che in questo minicampionato di sei giornate e dodici partite partite chiuderà senza sconfitte.

Meritevole di citazione il doppio scontro con la Torres, molto acceso e seguitissimo dalle due tifoserie anche nella trasferta. Tant’è vero che la gara disputata a Cagliari all'ultima giornata e a campionato già deciso, pareggiata il punteggio di 2-2, vedrà il verificarsi di incidenti tra i sostenitori delle due opposte fazioni tali da spingere la Torres a presentare reclamo. Il quale verrà in un primo tempo accolto, con assegnazione della vittoria 2-0 alla squadra sassarese. Successivamente, esaminato il ricorso presentato dal Cagliari, si opterà per la ripetizione della gara ma, considerato il fatto che la vittoria del Campionato è comunque già decisa indipendentemente dal risultato e proprio per evitare ulteriori problemi tra le due tifoserie in caso di disputa di una nuova gara, si decide, saggiamente, di lasciare le cose come stanno.

Snocciolando qualche statistica, detto dell’imbattibilità del Cagliari, delle dodici partite ci sono state due vittorie esterne, entrambe ottenute dal Cagliari, e quattro pareggi, tre dei quali ottenuti dall’Avanguardia, ultima della classifica, peggiore attacco e peggiore difesa, che ha pareggiato tutte le gare interne e perso tutte quelle in trasferta, dove non è riuscita a segnare nemmeno una rete. Migliore attacco in assoluto ed esterno per il Cagliari, interno per la Torres.